Suono e immagine nel cinema austriaco: A qualcuno piace (Billy) Wilder

Così Valentina Piredda-Sardinia, curatrice del progetto Austriamentis:

Anche la città di Bosa ospita il progetto Austriamentis dedicato al Cinema Austriaco, curato da Mauro Porcu e Valentina Piredda-Sardinia.

Nei progetti espositivi di Austriamentis al Museo Casa Deriu sono stati presentati a partire dal 2020 film e video di artiste e artisti contemporanei in residenza d’arte in Sardegna.

Il Museo delle Conce nella città sul fiume Temo ospita quest’anno la prima sessione di incontri per animare il pubblico ad approfondire l’avventurosa storia del cinema austriaco. Introduce la conferenza del 27 novembre: Cristina Concu, Direttrice dei Musei Civici di Bosa.

Si comincia con la figura di Billy Wilder per proseguire con Fritz Lang.

Samuel Wilder nasce in Galizia nell’allora territorio austro-ungarico. Dopo gli studi a Vienna, si trasferirà a Berlino e con l’ascesa del regime nazista espatrierà nel gennaio del 1934 negli Stati Uniti, dopo aver girato a Parigi il suo primo film da regista insieme a Alexander Esway. Wilder coinvolgerà nei suoi film icone, modelli, strutture e ingranaggi del grande schermo anche hollywoodiano rivoluzionandolo dal suo interno. Viale del tramonto (Sunset Boulevard) in cui utilizzerà per la prima volta la narrazione fuori campo. Testimone d’accusa (Witness for the Prosecution), Scandalo internazionale (A Foreign Affair) con Marlene Dietrich, Giorni perduti (The Lost Weekend), A qualcuno piace caldo (Some Like It Hot) con Marylin Monroe e l’opera Fedora sono tra i suoi film più straordinari che hanno marcato la storia della Settima Arte.

I progetti AUSTRIAMENTIS sono stati finora resi possibili grazie alle collaborazioni con: Comune di Bosa e Musei Civici di Bosa (TACS), Fondazione Alghero, Museo Casa Manno,  Ass. Fondo VP-Sardinia, Nemapress Edizioni/Salpare, Roma- Alghero; Land Salzburg e Forum Austriaco di Cultura/Roma, BMEIA.