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LA TERRA SONORA. IL TEATRO DI PETER HANDKE – L’ora in cui non sapevamo niente l’uno dell’altro

LA TERRA SONORA. IL TEATRO DI PETER HANDKE – L’ora in cui non sapevamo niente l’uno dell’altro

1 Giugno 2014 | 20:15 - 22:00

LA TERRA SONORA. IL TEATRO DI PETER HANDKE
seminari, letture, spettacoli, laboratori, traduzioni e pubblicazioni

a cura di: Valentina Valentini e Francesco Fiorentino
in collaborazione con: SCUOLAROMA – coordinamento Daria Deflorian
con il contributo di: Centro Teatro Ateneo | Sapienza Università di Roma | Università Roma Tre – Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture straniere |
Istituto Italiano di Studi Germanici | Forum Austriaco di Cultura di Roma | Goethe Institut | Teatro Biblioteca Quarticciolo
organizzazione e comunicazione: PAV
documentazione video a cura del Centro Teatro Ateneo
si ringrazia il Rialto Santambrogio

16 – 17 – 18 maggio Teatro Biblioteca Quarticciolo
1 giugno Lotto 2 – Quarticciolo

Seconda apertura al pubblico di La terra sonora. Il teatro di Peter Handke, progetto che nasce con l’intento di mettere al centro dell’attenzione di studiosi, artisti e pubblico la produzione teatrale dell’autore austriaco (nato a Griffen in Austria il 6 dicembre 1942), che dopo il clamore degli esordi nel clima “rivoluzionario” della fine degli anni Sessanta, in Italia, è stata rimossa, nonostante lo scrittore abbia continuato a scrivere per la scena.

Dopo mesi di incontri, laboratorti, prove e approfondimenti, questi 4 appuntamenti del progetto si aprono alla città con 4 diverse visioni a cura di SCUOLAROMA: i testi di Handke sono stati lo spunto per un affondo nei linguaggi della scena che ha portato alla creazione di lavori dalla particolare cifra stilistica ed a sguardi inediti sulla città.

Così nascono la mise en espace KASPAR, testo di Peter Handke pubblicato nel 1967, firmata da Werner Waas con Iacopo Fulgi e Nicola Danesi de Luca dei Tony Clifton Circus – lo spettacolo debutterà prossimamente, e l’inedito RedReading #7 QUANDO IL BAMBINO ERA BAMBINO a firma Tamara Bartolini e Michele Baronio con interventi di molti ospiti tra studiosi e artisti.
E poi spazio ai laboratori con gli studenti dell’Università “LA Sapienza” , non solo nei progetti originali da loro realizzati utilizzando diversi linguaggi nell’ambito di HANDKE CAMP a cura di Fabrizio Arcuri, Fiora Blasi, Daria Deflorian, Caterina Inesi e Lorenzo Letizia (questi 3 appuntamenti ospitati al Teatro Biblioteca Quarticciolo), ma anche nell’intervento L’ORA IN CUI NON SAPEVAMO NIENTE L’UNO DELL’ALTRO un progetto di Veronica Cruciani, Michele Di Stefano / mk, Muta Imago liberamente ispirato all’omonimo testo di Handke e realizzato con tutti i partecipanti del laboratorio Q-lab nel Lotto 2 del quartiere Quarticciolo.

Peter Handke scrittore si accosta molto presto al teatro. È attraverso gli Sprechstücke (pezzi teatrali parlati) che lo scrittore austriaco disfa ogni idea tradizionale di concepire il teatro: non ci sono azioni, non c’è storia, né dialogo, protagonista è la parola come ultima, ed unica, realtà che può essere rappresentata. Handke non ha mai smesso di scrivere per il teatro, ma la maggior parte dei suoi testi non è stata pubblicata in Italia: da qui l’obiettivo di questo progetto è restituire una visione completa della sua produzione, traducendo e pubblicando i suoi testi, mettendoli in scena e altro. Emerge una stretta relazione fra i suoi romanzi, i saggi e le opere destinate alla scena, che si inscrivono in una dimensione aldilà del drammatico, in cui il rapporto con la grande tradizione letteraria tedesca non cancella la sua ricerca linguistica “d’avanguardia”, cui si aggiunge a partire dagli anni Ottanta un timbro lirico capace di chiamare in scena i fremiti della natura e quel peso del mondo che da sempre è al centro della sua opera. Tra i molti riconoscimenti, nel 2014 gli è stato conferito il premio Ibsen.

Gli spettacoli legati ai testi della prima produzione di Handke, Autodiffamazione e Insulti al pubblico, a causa della chiusura del Palladium e dell’Angelo Mai Altrove Occupato, sono stati rimandati all’ultima fase del progetto prevista a novembre.

Il progetto si estende in un arco di tempo che va da settembre 2013 a novembre 2014. Durante il Festival Short Theatre si è avviato con il il debutto dello spettacolo Autodiffamazione per la regia di Werner Waas. Da allora si è articolato in diversificate attività didattiche e di ricerca: giornate di studi con studiosi italiani e stranieri, attori, registi sulla produzione teatrale di Peter Handke; workshop di traduzione svolti con dottorandi e studenti di germanistica di Roma 3 e della Sapienza coordinati da Franecesco Fiorentino e Camilla Miglio; laboratori con studenti, cittadini e professionisti, condotti da attori, coreografi e registi di SCUOLAROMA/rete didattica per le arti performative contemporanee a Roma, finalizzati a sperimentare, con vari linguaggi e mezzi espressivi, una relazione con il mondo-teatro di Peter Handke. Le iniziative previste nel mese di maggio, ospitate dal Teatro Quarticciolo aprono al pubblico questa fase di lavoro laboratoriale. In autunno sono previsti un convegno, altri spettacoli, mise en espace dei testi teatrali dello scrittore, trasmissioni radiofoniche di testi inediti in collaborazione con RAI Radio 3 e la pubblicazione del teatro di Peter Handke in più volumi che vede la partecipazione della casa editrice Quodlibet.

La parte didattica e performativa del progetto è a cura di SCUOLAROMA, rete che informa e promuove le pratiche di formazione condotte, organizzate e condivise da un gruppo di artisti e di compagnie di area romana. Caratteristica comune è che si tratta di artisti che sono attivi da diversi anni nella creazione di spettacoli e che nel loro insegnamento intrecciano domande concrete legate alla pratica scenica. Le singole attività didattiche sono gestite autonomamente, ma la rete intende nel tempo consolidare un filo rosso che le attraversa. Fanno parte di SCUOLAROMA:
Accademia degli Artefatti/Fabrizio Arcuri, Alessandra Cristiani, amnesiA vivacE/Daniele Timpano, Antonio Tagliarini, Blutopia/Fiora Blasi, Daria Deflorian, Gianni Staropoli, Habillé d’eau/Silvia Rampelli, Immobile Paziente/Caterina Inesi, Kataklisma/Elvira Frosini, Lisa Ferlazzo Natoli/lacasadargilla, MK, Sistemi Dinamici Altamente Instabili/Alessandra Sini, teatrodelleapparizioni/Fabrizio Pallara, Teatro Forsennato/Dario Aggioli/Andrea Cosentino, Tony Clifton Circus, Veronica Cruciani, Federica Santoro, Tamara Bartolini.

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L’ORA IN CUI NON SAPEVAMO NIENTE L’UNO DELL’ALTRO
Liberamente ispirato all’omonimo testo di Peter Handke
un progetto di Veronica Cruciani, Michele Di Stefano / mk, Muta Imago
realizzato con tutti i partecipanti del laboratorio Q-lab

“Posso solo suggerire che chi vuole combattere la falsa coscienza e destare la gente ai suoi veri interessi, ha molto da fare, perchè il sonno è molto profondo. Ed io non intendo fornire una ninna-nanna, ma semplicemente, entrare furtivamente nelle case e osservare il modo in cui la gente russa.”
Erving Goffmann

La scena è un lotto del quartiere del Quarticciolo: uno spiazzo vuoto circondato dalle facciate di quattro edifici.
Per tre mesi abbiamo educato lo sguardo.Insieme a un gruppo di persone, le più disparate, ci siamo messi in osservazione e in ascolto di un luogo e dei suoi abitanti. Abbiamo preso appunti, segnato orari, misurato distanze, trascritto suoni e direzioni. Abbiamo incontrato persone, uomini, donne, che ci hanno aperto le porte delle loro case. Ne abbiamo studiato i gesti, i movimenti, il modo in cui attraversano e vivono ogni giorno il loro spazio, le tracce che si lasciano alle spalle.Per tre mesi ancora abbiamo provato a dare corpo a questo materiale: abbiamo disegnato cronografie, ripetuto gesti e direzioni, immaginato meccanismi possibili, cercando di assumere su di noi il segno delle persone che avevamo tanto a lungo osservato.Loro, nel frattempo, sono uscite dalle loro case, e si sono messe a guardare. Il dentro e il fuori. Il visibile e il nascosto. Il nostro e il loro. Questo doppio sguardo, questa forma di specchio che abbiamo a lungo inseguito, vogliamo restituire; l’emozione e la difficoltà di un incontro impossibile. Il mistero dell’ora in cui non sapevamo niente l’uno dell’altro: questo ci sta a cuore.

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Teatro Biblioteca Quarticciolo Via Ostuni 8 – Roma
Lotto 2 Via Ostuni 3, Scala N – Roma
Info: tel. 06.98951725 – dal martedì al sabato 11.00 – 13.00 e 16.00 – 19.00
www.centroteatroateneo.uniroma.it – www.teatrobibliotecaquarticciolo.it – www.pav-it.eu

Biglietti: 16 e 18 maggio 5 euro, 17 maggio e 1 giugno ingresso libero
Ufficio stampa: Emanuela Rea per PAV, organizzazione@pav-it.eu, 06 44702823, 3338537295

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