“JACOPO“ della regista austriaca Angela Huemer

JACOPO (2017, AT) 60 min.
Regia: Angela Huemer

Jacopo Dentici, membro della Resistenza italiana, muore tra atroci sofferenze nel campo di concentramento di Gusen nel marzo 1945. Cresce a Voghera, dove è ricordato con una strada a lui intitolata e con una foto sul monumento ai partigiani nel cimitero della cittadina. Nel film Pucci, un’amica d’infanzia di Jacopo, ci racconta che tipo di persona era: intelligente, vivace, una grande promessa. A Gusen quasi tutte le tracce del campo sono state eliminate. La memoria rimane viva grazie a persone come Armando Gasiani, membro della Resistenza e detenuto a Gusen nello stesso periodo di Jacopo. Ogni anno torna nel campo di Gusen e Mauthausen, dove lo stato austriaco provvede alla conservazione della memoria ufficiale.

Rudi Haunschmied, nato e cresciuto vicino a Gusen, sin da giovane studia a fondo la storia del campo di concentramento. Con lui vediamo quel poco che rimane del lager. Martha Gammer, che gestisce il museo della memoria di Gusen, descrive lo sforzo e il coraggio degli ex-detenuti e dei parenti dei tanti uccisi nel lager, per tenere viva la memoria.

Un anno dopo la morte di Jacopo, nasce un suo nipote omonimo, Jacopo. Nell’agosto del 1966 Jacopo muore in un incidente a Linosa, una piccola isola non lontana da Lampedusa. Sulla piccolissima isola una stele lo ricorda, ma più che altro vive nella memoria degli abitanti dell’isola, dove durante la seconda guerra mondiale ogni tanto arrivavano i corpi di soldati morti, e negli ultimi anni i cadaveri dei migranti.

Angela Huemer nasce a Salisburgo(Austria). Laurea di Scienza della Comunicazione e Storia dell’Arte all’Università di Salisburgo; Master of Science in produzione televisiva e cinematografica presso Boston University, USA.

Fellowship (borsa di studio) presso la Academy of Media Arts a Colonia, Germania per ricercare il progetto documentario „Bibi – un viaggio nel tempo“.

Lavora come giornalista, traduttrice, storica dell’arte e documentarista. Vive a Colonia e Salisburgo, dopo vari anni a Boston, USA e Roma.

Film: Documentario „Netty Schwarz Vanderpol – Every Stitch a Memory“ Festival Diagonale, Alpe-Adria-Cinema, Trieste e London Jewish Film Festival.

„La morte sul mare aperto“, 2008, documentario per la TV pubblica tedesca sui migranti che muoiono nel mediterraneo. „Tödlicher Traum Europa“, 2009, („Il sogno mortale di Europa“), breve film per ORF-Weltjournal su rifugiati eritrei morti sul mare. Il film e la mostra „Bibi – un viaggio nel tempo“ fu presentato dal 2005 a 2007 a Colonia, Literaturhaus Salzburg, Copenaghen (2006), Sesto San Giovanni, Melegnano, Rozzano (Prov. di Milano), Bologna e Mirandola (MO).

Accademia di Danimarca: http://www.acdan.it/calendario_pubblico.html