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PETER WATERHOUSE al SabirFest 2017

PETER WATERHOUSE al SabirFest 2017

7. Oktober 2017 - 8. Oktober 2017

© SabirFest

 

07 ottobre 2017 | sabato | ore 19.00 | Catania

08 ottobre 2017 | domenica | ore 20.00 | Messina

 

INCONTRO CON L’AUTORE 

Peter Waterhouse partecipa alla IV edizione del SabirFest, manifestazione sulla cultura e la cittadinanza mediterranea.

In un personalissimo stile che corre al limite dei generi letterari, dove scrittura saggistica, poesia, traduzione, narrazione e filosofia si ritrovano per ricrearsi l’una dall’altra, Peter Waterhouse è una delle voci poetiche più importanti della letteratura di lingua tedesca contemporanea.

Fra i progetti ad ampio respiro a cui ha preso parte, assai significativo risulta in questa congerie storica DIE SHOULD SEE BE FALLEN IN, performance-traduzione multilingue tratta, attraverso un lavoro congiunto di un gruppo di traduttori e profughi, da Die Schutzbefohlenen di Elfriede Jelinek, pièce a sua volta moderna versione delle Supplici di Eschilo.

appuntamenti con Peter Waterhouse

 

SabirFest

La manifestazione prende il nome da sabir, la lingua franca parlata nei porti e sulle imbarcazioni del mediterraneo, e si impegna in un’analisi di questo bacino come “spazio culturale sociale unico nel suo genere e determinante per progettare e vivere nuove forme di cittadinanza contro vecchie e nuove ingiustizie, vecchie e nuove preclusioni” (così gli organizzatori del festival). Giornate di incontri volte a ripensare e a scoprire insieme la complessità dello spazio geografico e umano del mediterraneo. Il tema guida di questa nuova edizione è “(s)cortesie per gli ospiti” che sintetizza con la consueta ironia l’invito di SabirFest a riflettere sul senso, il valore e la pratica di quell’ospitalità.

 

folder promozionale del festival

 

cenni biografici

 

Peter Waterhouse

Nato nel 1956 a Berlino, Peter Waterhouse nel 1975 si trasferisce a Vienna. Ha studiato germanistica e anglistica a Vienna e Los Angeles. È autore di poesie, saggi, pièce, traduzioni dall’inglese e dall’italiano (ha tradotto fra gli altri Michael Hamburger, Gerard Manley Hopkins, Biagio Marin, Andrea Zanzotto). Fra le sue opere: passim (1986); Die Geheimnislosigkeit (1996), Prosperos Land (2001), (Krieg und Welt) (2006), Der Honigverkäufer im Palastgarten und das Auditorium Maximum (2010), Die Auswandernden (2016). In italiano è disponibile un’antologia dal titolo Fiori. Manuale di poesia per chi va a piedi, a cura di Camilla Miglio, Donzelli, 2009, mentre altri testi sono apparsi in antologie o riviste.