PORTRAIT ATELIER NAPOLI.
Lo sguardo di Andrea Lambrecht e di Anke Armandi in una mostra sulla scena artistica partenopea. Un quadro introspettivo su ogni artista, formato dall’unione di fotografia e acquarello.
Nel proprio progetto, Andrea Lambrecht e Anke Armandi hanno conosciuto gli artisti e visitato i loro atelier. Con teutonica precisione si sono divise il lavoro: Andrea Lambrecht si è concentrata sulla persona e Anke Armandi sullo spazio creativo. Ritratti fotografici in bianco e nero e acquarelli colorati. E dalla divisione scientifica iniziale nasce la commistione più bella, quella in cui chiaroscuri e sfumature delle due tecniche entrano in contatto, tracciando a chiare linee i tratti introspettivi e offrendo così all’osservatore il ritratto fisiognomico di ogni singolo artista.
Così la gallerista, Maria Giovanna Villari, “Eravamo stati abituati almeno nella pittura -ma non così nella scultura- a vedere un mondo appiattito, di figure, oggetti, esseri umani traguardati da un punto all’infinito. Con conseguente perdita delle ombre, delle sfumature, dell’anima degli esseri, in particolare anche di esseri umani, presentati e ridotti a larve ed a fantasmi.
I quadri e le foto delle artiste Anke Armandi e Andrea Lambrecht, sono certamente figli dell’arte che molto sommariamente abbiamo ricostruito nella premessa. Ma sono figli, nel caso particolare figlie, che hanno fatto un passo decisivo in avanti. Le loro figure uomini e cose non sono più traguardate dal punto all’infinito, ma stanno vicino e noi li vediamo quasi come fossero in carne ed ossa o nella loro materialità. Presenti a noi e che ci guardano.”
Le opere rimarranno esposte fino al 1 maggio 2015. La mostra sarà visitabile ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 17.00 alle 19.00.
Andrea LAMBRECHT
è nata a Vienna dove, dopo un’infanzia e una gioventù passata a Milano, ha compiuto studi di letteratura tedesca e etnologia. Nell’ambito di tali studi, si reca due anni in Colombia per svolgere attività di ricerca e, in questo periodo, prende inizio la sua passione fotografica.
Rimasta fedele per amore e convinzione alle vecchie tecniche della fotografia analogica, per lo più in bianco e nero, di cui segue personalmente tutto il processo di sviluppo e produzione, Andrea Lambrecht ha partecipato a numerose esibizioni e mostre, principalmente in Austria, Francia e in Italia.
Le sue serie contengono cicli su natura e architettura come cielo/nuvole, bosco/alberi, città/spazi. Il suo obiettivo è ampio, con una Rolleiflex e una Leica M cattura non solo il momento spontaneo, ma disegna delle situazioni complesse, di storie figurative di vita e natura, di fugacità e nascita.
Ha pubblicato recentemente un catalogo con il suo ultimo ciclo di ritratti dedicati ad artisti. Questa serie di lavori rivela il suo sguardo etnografico fissato sull’essere umano, il suo milieu e la connessione di determinazione culturale e di individualità.
www.andrealambrecht.at
Anke ARMANDI
è nata a Giessen in Germania nel 1973 ha compiuto i suoi studi artistici all’Università di Lipsia e all’Accademia delle Belle Arti di Vienna. Ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui, il Volker-Hinnigerpreis per artisti emergenti tedeschi nel 2011.
Da alcuni anni, lavora alla serie Portrait atelier, esibita per la prima volta presso l’Associazione Culturale Esthia a Roma. Rappresentando con una tecnica precisa oggetti e dettagli degli studi di artisti dove l’artista stesso non è fisicamente presente, questi lavori raccontano dei legami profondi di natura biografica attraverso una rielaborazione originale di una forma espressiva classica, come l’acquarello. Parallelamente, Anke Armandi si confronta, nella sua opera, con una varietà molteplice di forme espressive e con temi di natura più sociale. Il carattere fittizio “Renadde”, che l’artista ha inizialmente interpretato nel film KOMA di Ludwig Wüst, è un ritratto intimo e tragicomico di una prostituta bavarese, un alter-ego che prende vita attraverso una serie di interventi performativi, video, disegni e una homepage personale.
www.ankearmandi.com